Convento di San Francesco in Casanova di Carinola

Pubblicato Sabato, 29 Settembre 2012 10:04
Scritto da Super User
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Convento di San Francesco
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Il Convento di S. Francesco in Carinola fu il primo fondato dal Santo nella nostra zona. I lavori per la sua realizzazione furono iniziati chi asserisce nel 1222, chi tra il 1209 e il 1216, periodo, quest’ultimo, più probabile. Qualche storico, tra i quali il dott. D’Angelo, afferma che il Santo dimorò a Carinola sette anni, altri solo qualche mese. Anche in questo caso appare più probabile la seconda convinzione. Se sarà accertato però che nella grotta in cui il Santo faceva penitenza esistono ancora gli incavi nella pietra formati dalle ginocchia e dalla fronte allora potrebbe essere ripresa in considerazione la prima ipotesi. Ad oggi però la grotta è chiusa al pubblico perché inglobata in una chiesetta laterale che ha bisogno di lavori di consolidamento. S. Francesco era nato ad Assisi nel 1182 ed era figlio di un ricco mercante di stoffe. All’età di venti anni si spogliò degli abiti sontuosi e, indossato il saio dell’eremita abbandonò la famiglia per cominciare a predicare la parola di Dio. Nel 1200 fondò la regola dei Monaci poveri e cominciò a girare per l’Italia. Edificò molti conventi fino a quando , nel 1223, morì che appena aveva compiuto i quarantaquattro anni. Il Convento di Carinola sorge sulla collinetta di S. Arcangelo e sulla sua sinistra nasce la Chiesa a due navate. Sin dalla sua edificazione vi hanno sempre dimorato dodici monaci, quanti erano i discepoli di Gesù. Nel 1810 il Convento fu chiuso e rimase totalmente abbandonato. Restò solo un eremita per tenere aperta la chiesa che, nonostante spogli, continuò ad essere frequentata dal popolo.Con gli anni lo stato di degrado aumentò vistosamente fino a quando, a seguito delle continue richieste del popolo Carinolese, nel 1838, con regio decreto, venne riaperto al culto. Furono subito eseguiti i necessari lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria grazie alle offerte del popolo carinolese e delle popolazioni dei Comuni limitrofi, e il convento con la Chiesa riacquistarono la loro vitalità. Di recente il Convento è stato oggetto di “Lavori urgenti di recupero, consolidamento e restauro conservativo” per una spesa totale di Euro 775.000, iniziati nel 2004 e completati nel 2006. Purtroppo, ad oggi, è di nuovo riscontrabile un quadro fessurativo di tutto riguardo sulle murature e sui pilastri della Chiesa, quadro fessurativo che dipende da cedimenti localizzati e non da movimenti della collina, come si sente dire da più parti forse perché è convenuto diffondere questo messaggio. Il complesso monumentale si compone, come già detto, di una Chiesa a due navate, e di un Convento con chiostro quattrocentesco che confina con il piazzale esterno, da cui lo separa un muro da ritenere parte integrante del prospetto principale. Esso è raggiungibile sia da Carinola, ma solo pedonalmente, sia da Casanova, mediante strada carrabile. Allo stato il complesso non è utilizzato come convento, ma padre G. Siciliano, dell’Ordine Francescano, vi celebra la Santa Messa tutte le Domeniche e in occasione di tutte le ricorrenze religiose. Il convento viene anche utilizzato per manifestazioni civili. Vi si svolge, infatti, ogni anno, l’importante cerimonia del premio “ prof Giuseppe Moscati”, giunto alla 25° edizione, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica, dal Consiglio regionale della Campania, dalla Provincia di Caserta e dal Comune di Carinola, premio che quest’anno è stato assegnato alla Guardia di Finanza per essersi distinta nei soccorsi ai naufraghi della nave Concordia, arenatasi nei pressi dell’Isola del Giglio. Oltre ai tanti miracoli che si attribuiscono al patrono d’Italia, molto si è parlato di recente di un altro probabile Suo miracolo. Il giorno 04/10/2012, in cui si festeggia il Santo nella veste di patrono d’Italia, il giovane Ottavio Chiavaroli da Nocelleto di Carinola, percorreva, con la sua auto, una strada di Mondragone che si snoda nei pressi della cappella della Madonna Incaldana. Un TIR gli tagliò la strada e Questi, per evitare di essere investito, fu costretto a deviare bruscamente finendo sul tetto di un fabbricato sottostante la scarpata. Si fermò a soccorrerlo il giovane Francesco Lubrano che immediatamente lo portò al pronto soccorso della clinica di Pineta mare ove gli vennero somministrate le prime cure. Tutto questo ha avuto enorme risonanza nella zona ed anche la RAI ha invitato il Chiavaroli al programma: “La vita in diretta “del 28/02/ 2012, dove il Chiavaroli ha raccontato la sua avventura/miracolo, suscitando tanto interesse in molte persone e suscitando un interesse rinnovato per l’edificio religioso in questione.

Carinola, 04/05/2013