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Cattedrale di Carinola

Cattedrale
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Cattedrale1906 Piazza Vescovado foto 1

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I lavori per la realizzazione della cattedrale di Carinola furono fermamente voluti dal vescovo Bernardo da Capua, che volle spostare la sede episcopale da Forum Claudii (attuale Ventaroli) alla vicina Carinola,  e si protrassero dal 1084/85 al 1094/95. La Cattedrale, che fu dedicata alla Vergine e a S. Giovanni Battista, subì dall’XI secolo al XVIII secolo molti interventi di ristrutturazione che mutarono notevolmente l’impostazione originaria fino a condurla all’attuale situazione. Esistono comunque tracce della struttura originaria consistenti in strisce di marmo bianco nel pavimento che individuano la vecchia perimetrazione della Chiesa. La più importante ristrutturazione avvenne a poca distanza dal completamento dei lavori perché i Carinolesi vollero subito intestarla a Bernardo dopo la Sua morte per la cieca fede che riponevano in Lui. Nel 1200 furono eseguiti altri lavori per dotare la chiesa del pronao e per sostituire le coperture delle due navate laterali con volte a crociere al posto del semplice tetto in legno. Successivamente il pronao fu adornato con i tre archi romanici  Nuovi lavori vennero eseguiti a seguito del terremoto del 1349 che causò seri danni all’importante edificio sicché per circa duecento anni si continuò a lavorarvi. Nel XVI secolo il vescovo Capranica completò il pronao con tre archi romanici e con tre stanze al di sopra per conferire alla facciata un aspetto più imponente . Fu in questa fase che sulla più bassa di due cornici lapidee realizzate sulla facciata furono sistemate quindici statuette di terracotta maiolicata che fino ad allora erano state all’interno della cattedrale e facevano parte di un complesso di statuette più numeroso. Policrome e alte circa trentacinque centimetri, vengono attribuite alla scuola del De Robbia se non addirittura ad Egli stesso. Attualmente esse sono esposte nel “ Museo dell’opera e del territorio” allestito da pochi decenni nella Reggia di Caserta. Altri lavori furono eseguiti in occasione della visita del Papa Benedetto XIII, avvenuta nel 1729 e ricordata oggi da una lapide posta nella navata a destra di quella principale. Sempre nel settecento venne eretto l’imponente campanile, a cuspide maiolicata

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